Pièce presso Teatro dell’Avogaria domenica 17 marzo alle ore 18.00 in
Corte Zappa, Dorsoduro, 1617, 30123 Venezia.
Ingresso su prenotazione scrivendo all’indirizzo e-mail: avogaria@gmail.com
Evento realizzato in collaborazione con: Vela, 700 anni di Marco Polo, Archivio Vittorio Cini, Teatro Avogaria.
Il progetto artistico prodotto da Arte-Mide Teatro : “Fantina e l’eredità di Marco Polo la pioniera dei diritti civili delle donne chiedo un Milion, anzi do!” ha debuttato al Carnevale di Venezia con la prima fase di un progetto più ampio che si svilupperà durante l’anno corrente per la commemorazione dei ‘700 anni dalla morte di Marco Polo.
L’utilizzo di immagini e video motion di Andrea Moroni e la sonorizzazione di Mariana Oliboni nella pièce svilupperanno una parte “emotiva” e coinvolgente che porterà lo spettatore, all’interno di spazi e luoghi senza tempo, svelando alcuni indizi e preziosi oggetti del tesoro del grande e pioniere delle vie dell’Oriente facendo entrare in breve tempo lo spettatore nel mondo mirabolante del grande commerciante Marco Polo ambasciatore del Gran Khan.
La Drammaturgia creata ad hoc da Chiarastella Seravalle spazia tra presente e passato e mette in relazione in modo immersivo mondi, tempi e dimensioni oniriche veneziane e orientali in modo originale e coinvolgente.
Sinossi
Una ricercatrice ritrova dei ritagli di pergamena su cui ci sono appuntate storie, viaggi, sogni, e un processo. Nella corsa contro il tempo, riuscirà la nostra ricercatrice a scoprirne l’autenticità e l’autrice dell’antico manoscritto?
La pièce composta da un raccolta epistolare frammentaria a capitoli sotto forma di diario è il frutto di ricerca di studi in collaborazione con storici, collezionisti e ricercatori specializzati del settore in linea con la narrazione del Milione.
Verranno riportati alcuni momenti salienti del viaggio del grande esploratore attraverso gli occhi di Fatina, figlia primogenita di Marco Polo che conosce e apprende il valore della libertà e dell’emancipazione femminile tramessa dal padre attraverso la conoscenza di numerose donne di alcuni popoli asiatici incontrati nel suo viaggio.
Dai racconti della figlia si evince che il tesoro di Marco Polo non ha solo un valore economico ma spirituale, iniziatico e istruttivo per lei e per le nuove generazioni. Grazie alla sensibilità, ai saperi e alla cultura appresa, Marco Polo lascia la sua eredità alla moglie Donata e alle sue tre figlie, femmine: Fantina, Belella e Moreta. La maggiore vedendosi sottratta la dote dal marito e dalla sua famiglia Bragadin, rivendica i suoi diritti messi a tacere per anni. Riuscirà a vincere contro un sistema patriarcale?
Produzione
Arte-Mide Teatro
Direzione artistica
Chiarastella Seravalle
Musica e sonorizzazione
Mariana Oliboni
Mothion Graphic
Andrea Moroni
Riprese video e fotografia
Louis Demian Lopez
Regia
Chiarastella Seravalle
Interpreti
Chiarastella Seravalle
Voce narrante
Nicola Cavallari
Ricerca Arte-Mide Teatro
Ricerca storica
Alessandra Schiavon
Un ringraziamento speciale a
Giovanni Alliata di Montereale, Fondazione Archivio Vittorio Cini, a Tiziana Plebani, a Salvatore Sito, ad Augusto Panini e Giorgio Teruzzi, Chiara Squarcina – Fondazione Musei Civici per il paternariato tecnico.