Spettacolo di prosa

 

Produzione: Arte-Mide

Interpreti: Cristina Golotta, Chiarastella Seravalle

Regia: Andrea Narsi

Assistente regia: Francesca Seravalle

Musiche: Andrea Mazzacavallo

Coreografia e danzatrice: Francesca Foscarini

 

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Un’imprenditrice veneta di tessuti, Nora (interpretata da Cristina Golotta), vive un rapporto conflittuale con la figlia, ricercatrice universitaria, Enrica (interpretata da Chiarastella Seravalle). La difficoltà comunicativa tra madre e figlia ricalca per quanto possibile quello intercorso fra Eleonora Duse e la figlia Enrichetta: tra una donna determinata, emancipata ed indipendente e la giovane timida che fatica a rendere partecipe la madre al suo mondo se non in una relazione di odi et amo, di richiesta e di recriminazione d’abbandono. La giovane Enrica cerca d’instaurare un ponte culturale con la madre, coinvolgendola nella sua passione e provando ad avvicinarsi a lei attraverso un progetto comune: ottenere un rarissimo oggetto di repertorio. L’unica registrazione su cui è incisa la voce della Divina, eseguita da Edison. La collaborazione è un vero campo d’analisi della difficoltà comunicativa caratterizzata da stratificazioni di incomprensioni in cui la madre si tirerà indietro per seguire un altro progetto e la figlia, abituata a vedere la madre come una specie di bancomat che veicola il suo affetto attraverso elargizioni di denaro, leggerà questo come un ennesimo tradimento e non esiterà a riversarle addosso tutto il suo rancore a lungo trattenuto. Nora, granitica per tutta la pièce, a questo punto cerca di fornire alla figlia tutta una serie di giustificazioni al termine delle quali la liquiderà dandole i soldi che lei le aveva chiesto per l’acquisto della registrazione, e andrà incontro alla morte perché sentirà venire meno le ragioni della sua vita. Solo con la morte di Nora, Enrica potrà finalmente affrontare il proprio destino.