Le esperienze teatrali “Il filo delle donne Venexiane” comprendono sette appuntamenti nei musei civici veneziani che sono per “antonomasia” quinte scenografiche “naturali”, fonte di stimoli artistici, in cui ci sono rivisitazioni storiche, suggestioni poetiche, mitologiche e antropologiche. Da incubatori i musei diventano “incubatrici“, delineando la nascita, il percorso evolutivo, dalla figura primigenia della donna fino alla contemporaneità. Le performances – di sperimentazione e contaminazione di varie forme artistiche sono dei veri e propri work in progress e verranno realizzati attraverso letture tratte da brani originali di classici, come Eschilo, Ovidio Shakespeare, Goldoni, Goethe, Baudelaire, Neruda dalla Bibbia, dalla Cabbala, e da testi di letteratura contemporanea etc etc, e terminano con un monologo interpretato a memoria dall’attrice. I sette monologhi sono stati realizzati in collaborazione con l’autore Maurizio Sangalli, e seguono un ritmo di suggestioni musicali dal vivo, luci, e interpretazioni recitative e di costumi. La Donna Archetipo (anima – animus contenuti in un unico corpo) suscita emozioni della carne e del cuore nelle molteplici figure sociali-temporali che riveste. Al termine di questi appuntamenti performativi verrà allestito un unico spettacolo che riassume e illustra le ricerche precedenti.