The Thread of Woman, ovvero Ghe a gavemo fatta

Venerdì 29 e sabato 30 novembre 2024 l’associazione Arte-Mide in occasione del Novembre Donna, mese dedicato all’eliminazione della violenza contro le donne, propone due eventi dal titolo “The Thread of Woman, ghe a gavemo fatta”.

Laboratorio culturale “The Thread of Woman, ovvero Ghe a gavemo fatta”
Venerdì 29 Novembre
2024 | Ore 17.00 | Chiuso al pubblico
Carcere femminile alla Giudecca – Venezia

Performance work in progress Sabato 30 Novembre 2024 | Dalle ore 17.00 | Aperto al pubblico
Presso la sede di Arte-Mide a Dorsoduro, Calle della Chiesa 1528/c – Venezia
Partecipazione soggetta a disponibilità di posti, con conferma obbligatoria tramite email.

Per prenotazioni e Informazioni:
artemide.teatro@gmail.com | +39 3388673547

Il primo evento, venerdì 29 novembre, verrà realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Fondamenta delle Convertite e sarà in forma di laboratorio culturale all’interno del Carcere femminile della Giudecca alle ore 17.00.

Il secondo evento sabato 30 novembre a partire dalle ore 17.00 Arte-Mide aprirà i battenti della propria sede operativa per ospitare artisti, collaboratori, cittadine e cittadini e per assistere alla performance dell’artista Chiarastella Seravalle e festeggiare i 20 anni dalla fondazione dell’associazione Arte-Mide.

Il primo evento, venerdì 29 novembre, verrà realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Fondamenta delle Convertite e sarà in forma di laboratorio culturale all’interno del Carcere femminile della Giudecca alle ore 17.00.

Il secondo evento sabato 30 novembre a partire dalle ore 17.00 Arte-Mide aprirà i battenti della propria sede operativa per ospitare artisti, collaboratori, cittadine e cittadini e per assistere alla performance dell’artista Chiarastella Seravalle e festeggiare i 20 anni dalla fondazione dell’associazione Arte-Mide.

“The thread of Woman, ghe a gavemo fatta”.

Performance prodotta da Arte-Mide grazie al contributo della Regione Veneto in collaborazione con l’associazione Fondamenta delle Convertite di Venezia il Comune di Venezia, La Fondazione Musei Civici, Archivio Vittorio Cini.

Arte-Mide che da 20 anni si occupa di valorizzare le figure di donna attraverso il progetto: “Il filo delle donne Venexiane” intende proporre in occasione del mese di novembre dedicato all’eliminazione della violenza contro le donne il progetto: “The Thread of Women, ovvero Ghe a gavemo fatta,”. La proposta prevede un laboratorio culturale rivolto alle carcerate di Venezia e una performance artistica rivolta alle cittadine e cittadini che insieme festeggeranno la commemorazione dell’anno della fondazione dell’associazione.

Il progetto “The Thread of Women, ovvero Ghe a gavemo fatta,”prevede un laboratorio incentrato sulla narrazione che spazierà nei secoli (a partire dal 1450 fino al giorno d’oggi) valorizzando alcune figure di donne veneziane e altre di “adozione veneziana” trasferitesi a Venezia per sviluppare la loro professionalità attraverso le più svariate tecniche artistiche pittoriche e artigianali, essendo Venezia, isola felice che ha permesso fin dalla sua origine l’emancipazione femminile in quanto città mercantile, che in assenza di marito ha reso le donne autonome di amministrare e gestire la casa e i beni di famiglia.

La performance, scritta e realizzato dall’artista e autrice Chiarastella Seravalle, si è avvalsa dalla ricerca di storiche, antropologhe, artigiane, pittrici, fotografe e lavoratrici, e metterà in luce la storia di alcune donne (artigiane e artiste) che nella la loro vita hanno combattuto e superato difficoltà immani raggiungendo obiettivi straordinari e inimmaginabili per una donna grazie alla loro passione, tenacia e determinazione.

La pièce partirà da un linguaggio divulgativo semplificato e si alternerà a quello teatrale estremamente coinvolgente attraverso dei camei interpretati.

Ma cosa hanno fatto di così speciale queste donne? Benedetta, Marietta, Muriel, Rosalba, Fantina, Artemisia, Teresina, Lilit? Perché sono le prime? E perché si inizia a citarle solo negli ultimi anni? E perché le hanno messe a tacere nei secoli?

Si spazierà nel tempo a partire dalla seconda metà del 1400 fino ai giorni nostri con la prima donna imprenditrice nel ramo del vetro ad aprire una fornace a suo nome, la perlera contemporanea che per amore delle perle di vetro si trasferisce a vivere da Parigi a Venezia, la pittrice settecentesca che con l’arte povera dei gessetti entra a far parte dell’Accademia di Roma ed è tra le prime donne ad esporre alle gallerie del Louvre, ed ecco le prime donne a vincere una causa civile e penale contro il marito e lo stupratore… per finire con la positività della merlettaia centenaria Emma Vidal che ha dedicato la sua vita al merletto ad ago di Burano e alla diffusione di esso per il mondo.

Si metterà luce così l’archetipo per eccellenza dell’indipendenza femminile: Lilith.

Il progetto prevede lo sviluppo di un secondo laboratorio incentrato sulle buone pratiche rivolte alle donne, e ai cittadini e alle cittadine con l’obiettivo di mettere in gioco le loro risorse positive e creative individuali riuscendo a valorizzare sé stesse grazie ad alcuni esempi “di donne che ce l’hanno fatta” superando enormi difficoltà che hanno incontrato nella loro vita.

La Pièce della durata di un ora metterà in luce in modo tante figure di donna che potranno essere approfondite in una serie di successivi laboratori nel carcere che nella nostra sede associativa.

Il laboratorio alternerà momenti teatrali con laboratori fisici di conoscenza di sé, dello spazio, e la propria voce, per poi immergersi nella parte coinvolgente e narrativa che prevede la raccolta di storie e racconti popolari o personali. Prevista la collaborazione con alcune artigiane del merletto e impiraresse, perlere questo permetterebbe di mettere in gioco sé stesse e appassionarci di tecniche artigianali, e artistiche veneziane, che ci permetteranno di dare voce a noi stesse, raccontarci o creare un manufatto che ci rappresenti così ci potremo svagare, avvicinarci ad un lavoro artigianale in modo divertente e leggero, ma profondo e intimo.

Questo metodo artistico metterà in gioco le nostre risorse personali in modo armonico e artistico valorizzando noi stesse attraverso il raggiungimento di un obiettivo personale, con soddisfazione, e che nessuno potrà mai scalfire innescando un meccanismo positivo e costruttivo.

Per questa sensibilità verso il patrimonio culturale e immateriale del territorio veneziano, diffusa attraverso il teatro gli spettacoli di Arte-Mide sono stati rappresentati nel Teatro stabile del Veneto, nelle Gallerie dell’Accademia, nella Fondazione Musei Civici di Venezia, a New York alla Frick Collection, a Montecarlo al Grand Theatre, al Casinò di Campione di Italia e di e alcuni di essi sono stati tradotti in più lingue e utilizzati come materiale di ricerca riportando in contesti nazionali e internazionali la rivisitazione di memorie storiche che rischiano di scomparire.

Arte-Mide: produzione

Chiarastella Seravalle: ideazione, ricerca, testi, interpretazione, regia

Musiciste: Mariana Oliboni, Rachele Colombo: composizione ed esecuzione musiche originali dal vivo e registrate

Moroni Andrea, Massimiliano Ciammaichella: video in scena

Carlos Tieppo, Alice Nicolai, Maria Aventaggiato, Tania D’Emma: costumi

Claudia Cottica: ricerca antropologica

Ricerca effettuata grazie alle storiche e ricercatrici: Doretta Davanzo Poli, Alessandra Schiavon, Mariateresa Sega, Tiziana Plebani.

Tessuti: Antico Cotonificio Veneziano

Cristina Bedin: ricerca psico-alchemica

Salvatore Sito, Augusto Panini, Muriel Balensi: fonti iconografiche

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