In occasione della Giornata della Memoria 2025
Recital teatrale “Charlotte Salomon – La pittura. La mia cura.”
Sabato 1° febbraio 2025 | Ore 19.30 | Ateneto Veneto – Venezia
Per informazioni:
artemide.teatro@gmail.com |
Narra l'oceano della vita
Arte-Mide che da anni si occupa di indagare sugli archetipi d’indipendenza femminile attraversando figure di donna, artiste ed artigiane, intende in occasione del Giorno della Memoria 2025 proporre una mise-en-espace incentrata sulla pittrice Charlotte Salomon.
Artista straordinaria che per l’epoca in cui visse è considerata all’avanguardia sia per la tecnica veloce sia per il tipo di narrazione autobiografica. Una donna appassionata che fa della pittura e della sua vita un’autentica forma d’arte che è costretta a cedere e nascondere affinchè non sia distrutta. Charlotte in questo modo riesce a salvare le sue opere per lasciare un segno della sua esistenza esprimendosi attraverso un linguaggio narrativo pittorico-grafico, in cui la scrittura dialoga a ritmo serrato e musicale con le immagini. La sua pennellata coloratissima e veloce cerca di restituire in soli tre anni (probabilmente percepisce che l’arco della sua vita sarà breve) la storia della sua esistenza carica di vicende drammatiche ma anche di momenti felici prima che i suoi sogni svaniscano in camera a gas.
La pittura di Charlotte pulsa di vita e d’amore nonostante gli accadimenti. Riesce attraverso i suoi dipinti ad elaborare le morti premature delle sue tre famigliari, gli orrori della guerra, i suoi abissi, le sue paure e a raccontarli grazie alla sua tecnica profonda e sublime.
Come avrei vissuto senza te?
Charlotte si racconta come in un una pellicola a fotogrammi. Scrive la drammaturgia, partendo proprio dalla morte, e dal suicidio delle sue famigliari. Dalla morte passa alla vita grazie all’amore che incontra nel suo cammino artistico. Un’alchimia indissolubile, amore e pittura.
Partorisce in continuazione disegni, dà alla vita a racconti che come fili si dipanano partendo dalla sua famiglia, le sue radici mantenendo sempre uno sguardo registico, psicoanalitico ma libero da sovrastrutture accademiche.
Nel 1950, riemergono in forma rocambolesca 1.120 tavole che compongono il suo diario illustrato: “Vita? O Teatro? ” unico nel suo stile narrativo in cui si alternano: pittura e scrittura. Charlotte è una giovane artista ebrea tedesca. La Salomon è la prima donna ebrea ad entrare all’accademia di Belle arti di Berlino che dovrà abbandonare dopo soli 3 anni (1940 al ’43) a causa delle leggi raziali. In così poco tempo racconta la sua vita intera. Nei suoi disegni si percepisce il ritmo incalzante della musica; dovuto dall’incontro con il musicista di pianoforte Alfred Wolfson, conosciuto grazie alla matrigna Paulinka, essendo un acclamatissima cantante lirica. L’amore ideale verso il maestro si esprime attraverso la sua pittura con le note dai colori rosso e bordò. Charlotte a 21 anni viene a conoscenza del suicidio della madre e delle altre due parenti, cade in depressione ma risale grazie alla pittura e all’incontro con Alexander Nager, profugo tedesco, che diviene suo inseparabile marito. Il diario, operazione assolutamente unica, si sviluppa in forma pittografica (pittura+scrittura), e ci parla della sua cerchia famigliare, della società in cui vive, della svolta autoritaria e violenta che subisce la politica in Germania dal 1933 al ‘43, l’anno in cui finirà nelle camere a gas, a soli 26 anni, assieme al marito, e incinta di 5 mesi.
Nata nel 1917, durante la 1^ Guerra Mondiale, morirà ad Auschwitz nel 1943. Ora le sue opere si possono ammirare nel Museo ebraico di Amsterdam, donate dal padre ai sopravvissuti.
Produzione Arte-Mide
Ricerca Franca Caltarossa
Scrittura testi e drammaturgia Chiarastella Seravalle Introduzione al progetto Jean Blanchaert
Parte recitata Chiarastella Seravalle
Parte storica Franca Caltarossa
Musiche in via di definizione Proiezioni e immagini Franca Caltarossa