«Il merletto di Burano e Pellestrina è degno di essere tutelato dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità»
Nella prima settimana di giugno 2016, in occasione della Biennale del merletto, si svolgerà la sottoscrizione del protocollo d’intesa con tutti sindaci aderenti al progetto per la costituzione di una rete, volta a promuovere e sostenere l’iniziativa di candidatura del merletto italiano a patrimonio immateriale dell’Unesco.
Punto di forza di questa candidatura è la sinergia tra la rete dei sindaci, la rete delle comunità del merletto e il coinvolgimento di varie fondazioni. I comuni che hanno aderito sono: Bologna, Bolsena (capofila), Cantù, Chiavari, Chioggia, Forlì, Meldola, Gorizia, L’Aquila, Latronico, Orvieto, Rapallo, Sansepolcro, Santa Margherita Ligure e Varallo Sesia.
Venezia fa parte delle diciotto Comunità che costituiscono la “rete” per la promozione sostenendo anche finanziariamente il Progetto di Candidatura del Merletto Italiano a Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.
Un grande traguardo raggiunto assieme all’attiva collaborazione dei Musei Civici Veneziani che a giugno cureranno la “Biennale del Merletto. Arte, storia, innovazione”, occasione in cui verrà sottoscritto il protocollo d’intesa tra i sindaci dei comuni coinvolti.
Arte-Mide collabora al progetto di candidatura con lo spettacolo teatrale “Punto Burano. Donne sul filo del merletto”.
Da anni L’associazione Arte-Mide lavora sul format “Il Filo delle Donne Venexiane”, costituito da una serie di spettacoli teatrali work in progress, incentrati sulla riscoperta e diffusione della storia sociale della donna veneziana che hanno lasciato un segno di indipendenza sociale nella propria città, nel corso dei secoli. La nostra ricerca, è focalizzata sull’indipendenza e autonomia femminile: quest’anno portiamo in scena la donna merlettaia, contribuendo alla tutela del lavoro e alla tradizione veneziana, (ma non solo) in chiave contemporanea di questa splendida arte.
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